Un’immensa quantità di informazioni viaggia ogni secondo in tutto il mondo.
Milioni di miliardi di dati, ogni secondo. Apparati elettronici, circuiti
integrati, macchine, elementi materiali e immateriali: ma niente che, ancora,
possa competere con la mente umana. E’ stato calcolato che un computer che
volesse simulare un essere umano dovrebbe compiere un miliardo di miliardi di
operazioni al secondo, con un impatto energetico infinitamente superiore a
quello che serve ad una persona per vivere. E’ interessante ragionare in questi
termini, per riflettere sempre di più su quanto straordinario e irripetibile
siano il corpo e la mente umana. Ma che cos’è, l’uomo? Non si potrebbero contare
in una vita le pagine, i volumi, i tomi che sono stati scritti sull’argomento.
Giovanni Pico della Mirandola, pensatore rinascimentale, sosteneva che l’uomo,
tra tutte le creature, è un indeterminato: “animale di natura varia, multiforme
e cangiante”. Caratteristiche che sarebbero alla base della libertà e
dell’autonomia umane. Ma già Origene, grande teologo dell’età tardo antica, che
subì la distruzione delle sue opere, comandata da Giustiniano, in quanto
condannato dal concilio di Costantinopoli del 533, sosteneva che, al di là delle
leggi fisiche che ci governo, l’uomo agisce per un atto individuale di volontà.
L’uomo è un indeterminato di per sé, ma capace di essere ciò che vuole essere.
Un’iniezione di libertà cognitiva e comportamentale, straordinaria per l’epoca e
per il determinismo intellettuale che dominava. Non a caso, da Pico, prima
citato, a Erasmo, a Shaftesbury, fino a Kant (nella foto) e a Schelling, Origene
è un punto di riferimento, un “buon maestro”. L’autonomia kantiana (libertà e
necessità coesistono nel concetto di autonomia, quando l’uomo obbedisce ad una
legge che liberamente si è dato) affonda qui le sue radici. Ecco, quindi, il
valore di quell’apparato capace di un miliardo di miliardi di operazioni al
secondo, capace di libertà e di regola, di autonomia e di relazione,
quell’apparato di pensieri, carne, ossa che chiamiamo essere umano.
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