sabato 8 ottobre 2011

Ricerca pura e apllicata

Riflettevo sul recente premio Nobel per la medicina, assegnato per le scoperte sull’attivazione delle difese dell’organismo umano. C’è sempre il rischio di banalizzare, quando si parla di alta ricerca, proprio come quei titoli di giornali che sparano: assegnato Nobel per la medicina a ricerca che porterà a debellare il cancro … Piano, piano. Ho letto che uno degli scienziati premiati ha iniziato con lo studiare il meccanismo di difesa di un moscerino della frutta. Sicuramente, nel suo orizzonte cognitivo ci sarà stata l’idea di giungere ad una possibile applicazione pratica delle eventuali scoperte, ma, sicuramente, l’amore per la ricerca avrà avuto un ruolo importante nel suo lavoro. Facciamo ora un passo in un’altra direzione: un recente articolo, molto interessante, di M.Curley e P.Formica, sull’innovazione ed il talento. Vi si legge, tra l’altro, questo percorso: innovazione e ricerca in Europa soffrono di rigidità e segretezza, mentre è essenziale la libera circolazione perché sia possibile “trasformare le idee in un business praticabile”. Si stabilisce, quindi, una filiera precisa tra ricerca e business. Quel che intendo dire è che, ormai, questa connessione pare la sola ad avere diritto di cittadinanza, nel pensiero corrente. Allora ho riletto un bellissimo testo, di molti anni fa, “L’ape e l’architetto”. Vi si parlava già di economia immateriale e si individuava con lucidità il tema della riduzione dell'informazione a merce. Si ponevano domande sul futuro ruolo della scienza, che è la forma più avanzata di informazione sul mondo, e sull’influenza che questo cambiamento avrebbe a sua volta portato alla produzione di scienza. Ha scritto, anni dopo, uno degli autori, Marcello Cini: “Una conseguenza fondamentale della mercificazione dell'informazione è che il nesso tra la ricerca scientifica "pura", cioè perseguita al solo scopo di conoscere in modo disinteressato la natura, e l'innovazione tecnologica, stimolata dall'interesse a inventare continuamente nuovi strumenti per soddisfare la domanda di un mercato sempre più esigente e sofisticato, si è fatto sempre più stretto, fino a diventare un intreccio difficilmente districabile”. È una domanda centrale del nostro presente. Per questo, mi preoccupa l’insistenza sul nesso ricerca-innovazione-competititvitàbusiness: la ricerca è anche altro. “Fatti non foste per viver come bruti/ma per
seguir virtute e canoscenza”.

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